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"GNOCCA": SESSISMO E PAROLE CHE FERISCONO


Gli apparati sessuali maschili e femminili e le relative attività sono un centro di irradiazione di parole utilizzate per offendere e variamente denigratorie.

Da molto tempo è ormai nell'uso comune, la parola "gnocca", termine ricorrente nei linguaggi dei giovani, ma non di loro creazione. Fu un nostro Presidente del Consiglio a lanciarla pubblicamente in uno dei suoi motti.

Secondo il vocabolario Treccani "gnocca" sta per :

  • organo sessuale femminile

  • estens. ragazza bella e vistosa.

nell'uso comune la parola non è considerata nè un errore nè tantomeno una volgarità.

Tuttavia è bene precisare che "gnocca" è un evidente insulto sessista: si fa riferimento al genere femminile attraverso una figura retorica, la sineddoche, per la quale con il nome di una parte si vuole indicare il tutto; e la parte scelta è l'organo sessuale.

Invece al maschile la similitudine non sta ad indicare un "complimento" alla procacità , è anzi un insulto personale. "Gnocco" è un individuo ingenuo e stupido. Perciò attraverso una sineddoche con i genitali maschili, nessuno penserebbe di fare un complimento ad un uomo. Al contrario "gnocca" passa per un apprezzamento, un modo per dire ad una donna che è molto attraente e conforme allo standard di appetibilità sessuale, in gran parte deciso dal pubblico maschile, ovviamente. "Gnocca" è l’ennesimo uso linguistico che seziona il corpo femminile per darne un (volgare) giudizio sulla loro appetibilità sessuale

L'insulto sessista ha una rapida velocità di propagazione tra i parlanti, in quanto espressione tipica ad esempio dei dialetti e dei gerghi dei gruppi sociali, primo fra tutti quello dei giovani.

Si tratta di parole che hanno un contenuto volgare e discriminante ma che vengono accettate con sconcertante leggerezza.

L’uso positivo e ammissibile di termini come questo rafforza gli stereotipi. Un altro recente esempio di questo uso è stato diffuso dai giornali che hanno riportato l’esistenza di un blog sessista, Hot chicks of Occupy Wall Street: il nome viene tradotto con "gnocche" tra rispettose virgolette nel titolo, e con "Le ragazze sexy "di Occupy Wall Street nell’articolo. Chiunque sappia parlare inglese (americano) sa che quell’espressione è piuttosto pesante e volgare. "Gnocca" l’abbiamo già sentita usare in popolari programmi radiofonici, l’abbiamo letta sui giornali, la troviamo sui vocabolari, tutto ciò non cambia la sua natura.

Non si può considerare innocua e "naturale" una parola sessista solo perchè è entrata nell'uso comune della lingua. Bisognerebbe riscoprire la vera ricchezza del linguaggio che non è di certo data da questi termini.


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