Perchè i giovani si distinguono linguisticamente dagli adulti?
- Serena.
- 14 giu 2017
- Tempo di lettura: 1 min

Il percorso delle nuove generazioni verso la ricerca di sè stessi è molto complicato per cui avere un proprio linguaggio dà loro la possibilità di autodefinirsi.
Durante l'infanzia i bambini si uniformano al linguaggio usato dai genitori, mentre verso l'adolescenza inizia ad essere dominante il gruppo dei pari ovvero il gruppo di coetanei che condividono abitudini e atteggiamenti, hanno la stessa posizione sociale e svolgono le stesse attività ( per esempio amici o compagni di scuola).Questa nozione è usata soprattutto in riferimento agli adolescenti: infatti, in sociolinguistica, è stato dimostrato che gli usi linguistici dei pari prevalgono su quelli dei genitori nell’influenzare il comportamento linguistico in età adolescenziale.
Tuttavia si è opportunamente osservato che la varietà di lingua usata dai giovani può assumere diverse funzioni:
LUDICA: la lingua ha una componente giocosa, cinica e ironica (giochi di parole, deformazioni lessicali, tecniche allusive)
ESPRESSIVA: i giovani utilizzano la lingua in modo semplice e spontaneo con intonazioni molto espressive che accentuano le parole caricandole di un forte contenuto emotivo.
DI IDENTIFICAZIONE: possedere un proprio linguaggio aiuta i giovani a fondare una sorta di identità interna e ad avere un mezzo di riconoscimento tra pari. Il"giovanilese"rappresenta un vero e proprio repertorio di identificazione.
CRIPTICA: funzione sicuramente marginale rispetto alle altre. Consiste nell'utilizzo di un linguaggio con il fine di rendere la comunicazione incomprensibile ai membri esterni al gruppo.
E ALLORA QUALI SONO LE FINALITA' DI QUESTA "GIOVANE" LINGUA?


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